
Una data tragica nel mondo Lazio e non solo: 11 novembre del 2007. Gabriele Sandri, tifoso biancoceleste, viene ucciso da un colpo di pistola sparato dall’agente della polizia stradale Luigi Spaccarotella sull’autostrada A1, presso la stazione di servizio di Badia al Pino. Gabbo ha 26 anni, sta andando a Milano per vedere la partita contro l’Inter con altri quattro amici. Quelli saranno i suoi ultimi istanti. Gabriele, fiore di Roma come gli altri tifosi tragicamente scomparsi come Vincenzo Paparelli e Antonio De Falchi. Recentemente Lazio e Roma gli hanno dedicato uno splendido murales in città. Un gesto per renderli immortali e vivi nei ricordi di tutti. Come riportato dal Corriere dello Sport odierno, Sandri è diventato un coro, uno striscione, un murales. Un ragazzo entrato nei cuori di tanti tifosi, in particolar modo di quelli della Lazio. Il volto del ragazzo, sorridente, riempie bacheche e profili. A Badia al Pino c’è una pietra che ricorda quel fattaccio. Oggi è diventata meta di pellegrinaggio.
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