
La Lazio parte nel 2021 con una consapevolezza: la squadra continua a balbettare e a commettere troppi errori: e la classifica ora, si fa davvero preoccupante. Anche a Genova, così come era accaduto a Benevento e, in parte, col Milan, la Lazio parte bene, gioca un buon primo tempo dove meriterebbe di più, ma poi cala vistosamente alla distanza.
A Genova paga un errore pazzesco, singolo e di squadra, in occasione del pareggio di Destro: otto uomini nei sedici metri avversari (tra l’area e il limite) a seguire un azione offensiva: con la Lazio in vantaggio e che, in quel momento, avrebbe dovuto gestire il risultato. Una ripartenza folle, nella quale Leiva avrebbe dovuto sprecare un fallo e non farsi superare in modo troppo semplice da Shomurodov. Ma da quel momento in poi (e mancava più di mezz’ora alla fine) la squadra è stata incapace di creare grattacapi alla retroguardia rossoblu.
Prevedibile, impacciata, con Luis Alberto e Milinkovic che, da diverse partite a questa parte, crollano dopo un’ora di gioco, la Lazio torna a casa con un punto inutile. E quando tutto va storto ci si mette anche Calvarese, che in novanta minuti è incapace di concedere due rigori evidenti. Da troppe settimane invochiamo un cambio di marcia. Un ritmo diverso. Siamo sicuri che questa squadra sia in grado di realizzarlo?
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